
I vincitori del concorso “La peraule dal cûr”
Grazie a tutti per la grande partecipazione alla prima edizione del concorso " La peraule dal cûr ".
Sabato 9 aprile alle 10.30 presso il Centro Commerciale Città Fiera, primo piano area verde - accanto al negozio Guess, verrà inaugurata una mostra organizzata in collaborazione con Arlef FVG e lo Ial FVG che raccoglie tutti gli elaborati dei 2 vincitori delle 11 menzioni speciali e che resterà aperta al pubblico per circa un mese.
Vincitore categoria "PAROLA": "Cumbinìn"
Alessio C. vince una Gift Card Città Fiera da 150 euro.
Motivazione della giuria:
La forza straordinaria di questa parola ci porta "oltre" il suo significato fin dentro al cuore dei friulani, alla loro generosità e concretezza.
Perché riveste un significato speciale per l'autore:
Una parola così semplice ma così bella che se non è la parola del cuore di un friulano è senz'altro quella del sangue che vi scorre dentro. Una risposta semplice a un dubbio, a un problema, a una richiesta di aiuto.Una parola che, in un modo o nell'altro, è la sintesi del Friuli e dei friulani: del loro modo di fare, del loro orgoglio, del loro ingegno, del loro amore per il lavoro, per la comunità e per il prossimo. Ma anche della loro storia, della loro terra e delle loro fatiche: un popolo spesso dimenticato dai grandi della Storia sa bene che senza un aiuto reciproco non può sopravvivere. Da qui nasce il cumbinìn che, nel bene e nel male, va a braccetto con il fasìn bessôi (facciamo da soli): dio e demonio dell'essere friulani.
Cumbinìn è una parola che a un non friulano va sempre spiegata, poiché fuori dalla “Piccola Patria” e dalla lingua friulana, il suo concetto non è traducibile. Vuol dire: ce la faremo, una soluzione la troviamo, sempre esprimendo il concetto di comunità, condivisione. Non importa di chi è il problema, lo risolviamo insieme. E con una risata e la voglia di fare, il friulano sa che insieme è sempre possibile fare tutto!
(Nei testi in friulano è stata rispettata la variante dell'autore)
Vincitore categoria “Poesia inedita”: "SCOLTE"
La Scuola dell'Infanzia Paritaria "D.B. Coradazzi" di Villa Santina - sez. unica vince una Gift Card Città Fiera da 150 euro.
Motivazione della giuria:
Poesia di gruppo nata dall'accostamento della lingua friulana alla lingua inglese. Una chiave di lettura internazionale che esprimere l'importanza dell'attenzione e dell'ascolto profondo dell'altro.
Perché riveste un significato speciale per l'autore:
Su una parete della nostra scuola si legge, scritto in grande in inglese, I care. È un’espressione impossibile da tradurre ma che ha un profondo valore: mi importa, mi sta a cuore. All’inizio dell’anno scolastico, abbiamo condiviso con loro questo pensiero, ci siamo detti che la nostra scuola deve essere come una casa, la casa di tutti. Ci siamo promessi di prendercene cura, di badare alle cose e all’ambiente, ma soprattutto di aver cura di noi stessi e delle persone care. Durante il dialogo con i bambini, tra le tante idee, è emerso che per loro la voce che racchiude tutte le altre è ascolta, ascolta gli altri. SCOLTE è l’insieme di parole trascritte in un momento di confronto per capire il senso di questa parola. Sono parole uscite dalla bocca dei bambini, che vanno a comporre questa semplice ma significativa poesia, che tanto ci dice sulla profondità dei loro pensieri.
Menzioni speciali:
gli 11 partecipanti scelti come menzioni speciali vincono ciascuno una Gift Card Città Fiera da 30 euro.
1- Categoria: “Filastrocca” – Partecipante da fuori regione
Giuliano C.
Motivazione della giuria:
Scelto tra i partecipanti che si sono iscritti con una "filastrocca" e sono residenti fuori regione.
Perché riveste un significato speciale per l'autore:
Sono un friulano nato a Udine (mio papà era di Venzone, mia mamma di Fagagna), trapiantato a Vicenza nel 1959. Questo gioco di parole, dove gli accenti fanno la differenza, fa parte dei tanti che ci sono nella nostra lingua friulana. Questo mi è particolarmente caro perché un prete friulano (Don Giuseppe), che abitava anche lui a Vicenza, me lo ripeteva tutte le volte che lo incontravo. Era per noi una specie di “parola d'ordine”. Sempre così fino a quando non se n'è andato definitivamente. Un ricordo indelebile di una persona simpatica e profonda tra i tanti che mi tengono legato alla mia lingua “madre”.
2 - Categoria: “Poesia inedita”
Odorico M.
Motivazione della giuria:
Scelto tra i partecipanti che si sono iscritti con una poesia inedita
Perché riveste un significato speciale per l'autore:
Questo
componimento, scritto dall'autore, ravviva il ricordo di un luogo ormai
scomparso nel piccolo paese di Casteons di Paluzza: il lavatoio.
Con
garbo e non senza un pizzico di ruspante ironia, "fotografa" persone e
luoghi, esorcizzando, per un attimo, l'oblio della distruzione al quale
abbiamo condannato certi luoghi cari a molti.
(Nei testi in friulano è stata rispettata la variante dell'autore)
3 - Categoria: “Parola” - Partecipante da fuori regione
MariaLuisa D. T.
Motivazione della giuria:
Scelto tra i partecipanti che si sono iscritti con una "parola" e sono residenti fuori regione.
Perché riveste un significato speciale per l'autore:
Con molto piacere voglio ricordare un modo di dire di mio padre Duilio, mai stanco di lavorare, che riassume un concetto ma di un significato più ampio, che include tutta l’operosità e la tenacia di un popolo, quello friulano. Daurman significa di un’attività continua, senza risparmiare fatica, perdere tempo inutilmente, avendo la forza di sopportare e resistere.
Solo i friulani possono dimostrare l’enorme valore della laboriosità, della cura, della passione, della premura e dell’efficienza che non conoscono stanchezza.
Quando ero bambina, mio padre mi spronava a non perdere tempo, a non avere esitazioni a fare qualcosa. Ed anche ora che sono cresciuta e che sono lontana dal mio Friuli, faccio sempre le cose daurman come ho imparato da un vero friulano, facendo tesoro dall’insegnamento di mio padre.
(Nei testi in friulano è stata rispettata la variante dell'autore)
4 - Categoria: “Frase”
Francesca F.
Motivazione della giuria:
Scelto perchè la frase rappresenta lo spirito del popolo friulano.
Perché riveste un significato speciale per l'autore:
Ricordo che da ragazzina, in quinta, con la mia scuola, ho partecipato al Palio Teatrale Studentesco, con la regia del meraviglioso Massimo Somaglino. Non ricordo il titolo della storia; si trattava di uno scenario post terremoto e si parlavano molte lingue. Queste parole mi hanno accompagnata in questi anni e, nei momenti di sconforto, me le ricordavo e mi davo forza.
Ora cerco di passare il testimone ai miei bambini… sempre meno di usano le mani, ma io non perdo mai la speranza!
(Nei testi in friulano è stata rispettata la variante dell'autore)
5 - Categoria: “Filastrocca” - Partecipante più giovane con la filastrocca più ricorrente
Martina T.
Motivazione della giuria:
Scelto perchè è il partecipante più giovane che ha partecipato proponendo la “filastrocca” più ricorrente tra quelle iscritte al concorso.
Perché riveste un significato speciale per l'autore:
Gneurut, pradessut, pulintute, dute dute dute…
Che belle queste rime della nonna e che bello quando mi prende le dita una a una fino al mignolino... E il solletico nel palmo della mano.
(Nei testi in friulano è stata rispettata la variante dell'autore)
6 - Categoria: “Frase”
Veronica M.
Motivazione della giuria:
Scelta come la frase che interpreta i ricordi dei nostri avi.
Perché riveste un significato speciale per l'autore:
Questo è il mio ricordo di mia nonna materna, buona e sincera come solo una nonna sa essere.
Nel mio periodo da "adolescente ribelle", lei rimaneva un punto fisso di incontro, chiacchierate e giocate a briscola. Non mancava mai di sorridermi. Credo che il suo fosse l'ascolto più autentico che ho avuto la fortuna di sperimentare. Così, mentre mi avviavo all’uscita, lei mi urlava sempre "viôt di ve sintiment, çusse!", per poi scoppiare a ridere insieme e tornavo sempre a casa piena di felicità.
Ed ecco che, anche scrivendo queste righe di getto sono consapevole che una cosa così bella ha trovato un'occasione come questa per essere condivisa.
7 - Categoria: “Frase”
Luca M.
Motivazione della giuria:
Scelta come la frase che simboleggia la dedizione al lavoro dei friulani.
Perché riveste un significato speciale per l'autore:
Sono un elettricista e quando vado a lavorare nei cantieri, dove ci sono molti operai che non salutano nemmeno con un Bundì e cominciano subito a parlare di lavoro, io rispondo con questa mia frase. Di solito tutti si fermano un momento, spiazzati, per poi salutarmi e riflettere sulle mie parole. Dopo di che si riprende a lavorare più contenti.
(Nei testi in friulano è stata rispettata la variante dell'autore)
8 - Categoria: “Filastrocca” - Partecipante più anziano
Luigia P.
Motivazione della giuria:
Scelta come "filastrocca" del partecipante più anziano che si è iscritto al concorso (96 anni).
Perché riveste un significato speciale per l'autore:
Nei primi anni del secolo scorso questa filastrocca veniva insegnata ai bambini piccoli da recitare prima di coricarsi, proprio come ha fatto con me e con i miei fratelli e sorelle la mia mamma Mariute.
Nella semplicità di una tiritera in friulano viene racchiuso il ricordo di un momento prezioso, che spesso ricordo con dolcezza, nonostante siano passati molti anni ed io non sia più una ragazzina!
(Nei testi in friulano è stata rispettata la variante dell'autore)
9 - Categoria: “Parola”
Scuola primaria “J. Tomadini” di Rualis (Cividale del Friuli) – classe 4^
Motivazione della giuria:
Parola scelta per la sua "tipicità".
Perché riveste un significato speciale per l'autore:
Questa parola è nel nostro cuore, perché bracecuel significa capire, includere, creare armonia e circondare di affetto.
Ci mancano gli abbracci tra amici, compagni di classe e anche gli abbracci delle nostre maestre. Ma noi cerchiamo di rispettare le regole per il bene di tutti e speriamo di poterci abbracciare quando tutto sarà finito e potremo manifestare i nostri sentimenti sinceri senza paura.
10 - Categoria: “Poesia inedita”
Daniela V.
Motivazione della giuria:
Scelto tra i partecipanti che si sono iscritti con una "poesia inedita".
Perché riveste un significato speciale per l'autore:
Questa è una filastrocca che ho inventato io, perchè scrivo poesie da sempre in friulano (o almeno ci provo!). Non so scrivere come si dovrebbe, però sono contenta di ciò che cerco di fare, perchè mi fa stare bene e mi permette di esprimere le mie emozioni. Grazie
(Nei testi in friulano è stata rispettata la variante dell'autore)
11 - Categoria: “Parola”
Massimiliano Z.
Motivazione della giuria:
Scelta come "parola originale".
Perché riveste un significato speciale per l'autore:
Una parola intraducibile in italiano se non si ricorre ad una perifrasi: è un'immagine che evoca allegria, gioia, condivisione, speranza nel futuro. Una parola che illumina, che genera sorrisi e felicità in chi la propone e in chi la ascolta.
Una parola che esiste in friulano da più di 700 anni, che già nei documenti medioevali indica l'inaugurazione e la contestuale festa per i progetti di vita che si compiono. In tempi così bui, dove la speranza verso il futuro è ai minimi, come si fa a non amare una parola che evoca immagini così potenti?
(Nei testi in friulano è stata rispettata la variante dell'autore)